I vantaggi ambientali del bambù

Un altro importante vantaggio ambientale del bambù è rappresentato dalle risorse. Il bambù, essendo un’erba, è meno sensibile al taglio e alla deforestazione rispetto ad altri tipi di materiali, quali ad esempio il legno; anzi, il bambù è un’erba molto adatta alla riforestazione; la pianta madre è costituita da molti fusti collegati attraverso un vasto sistema sotterraneo, con nuovi steli che si generano in continuazione. Si tratta di un'importante differenza rispetto alla riproduzione del legno, in cui i cicli di rotazione degli alberi sono superiori a 30 anni, rendendo così le foreste vulnerabili alla raccolta a breve termine; il bambù invece può essere raccolto ogni anno senza causare alcun tipo di danno o deforestazione. Grazie al suo elevato grado di adattamento, il bambù può essere piantato in aree dove l'agricoltura non è esercitabile; permette infatti di riabilitare terreni degradati, comprese le pendenze erose, ristabilendo in questo modo il funzionamento degli ecosistemi produttivi e migliorando la qualità del suolo. In conclusione, sembra chiaro che i prodotti industriali in bambù, grazie alla loro durezza, alla stabilità dimensionale e al loro aspetto estetico, potranno sostituire in futuro tutti i legni durevoli. Da una prospettiva globale invece, tenendo conto del suo rendimento elevato, della raccolta annuale, del ripopolamento su terreni degradati e della rigenerazione in breve tempo diventa chiaro che questa pianta potrebbe contribuire in modo promettente ad una economia più sostenibile, avendo inoltre la capacità di ridurre le emissioni causate dalla deforestazione.