Cultura occidentale & bambù

Fin dall’antichità i popoli dell’Estremo Oriente, giapponesi e cinesi in particolare, sono stati portatori della cultura del bambù, in quanto era ed è tuttora un materiale indispensabile nella vita e nell’economia di queste popolazioni. Il bambù è un materiale versatile, flessibile, resistente, facile da lavorare, rinnovabile e sostenibile. Al termine della vita utile può rientrare nel ciclo naturale grazie alla sua completa biodegradabilità e gli impieghi del bambù sono tanti e variegati. L’arrivo di questa pianta in Europa avviene all’epoca delle esplorazioni e delle conquiste coloniali nel sedicesimo e diciassettesimo secolo. Un caso emblematico del tradizionale uso del bambù sono le impalcature per costruzioni edili, anche di grandi dimensioni ed altezze. La cultura occidentale ha solo di recente preso atto delle enormi potenzialità costruttive di questa pianta ed i primi studi approfonditi si sono svolti in Germania presso l’Università di Stoccarda. Tra gli architetti italiani non si può non citare l’esperienza fatta da Renzo Piano, che ha usato il bambù in numerosi progetti, come ad esempio l’Aeroporto Internazionale di Osaka, in Giappone