Ambiente & bambù: un nuovo rapporto con la natura

Il bambù è caratterizzato da alcune peculiarità che lo rendono unico nel regno vegetale: la sua adattabilità, la sua diversità ed il suo vigore di crescita. La diversità del bambù è particolarmente evidente in termini di dimensione: dai bambù nani che crescono come un tappeto erboso di pochi centimetri, a specie di altezza media, fino a veri e propri giganti che possono raggiungere i 30 metri di altezza e i 20-30 centimetri di diametro. Questo materiale naturale è estremamente resistente e dimostra un sorprendente vigore riuscendo infatti a sopravvivere anche in condizioni estreme. Il vigore di crescita e sviluppo di queste piante è certamente una delle caratteristiche che le rendono uniche; dal momento della fuoriuscita del germoglio dal terreno al raggiungimento dell’estensione massima del culmo il tempo è sorprendentemente breve. Oggigiorno le piantagioni sono abilmente lavorate e sono ampiamente utilizzate nella vita quotidiana sotto forma di alloggi, pavimenti, arredi, mobili ed oggetti di design. Il bambù è uno dei materiali maggiormente utilizzati da architetti e designer d’interni che lo preferiscono ad altri tipi di materiali per la sua eccezionale duttilità, per la sua funzionalità e per il suo aspetto attraente; con il trascorrere del tempo questo tipo di materiale si sta sempre più affermando, in quanto interpreta alla perfezione il crescente desiderio di creare un nuovo rapporto con la natura e con quello che essa può offrire. In Italia la specie lignea più diffusa è il rovere, che ha tempi di ricrescita di circa 80 anni. Per il bambù, invece, il tempo medio è di circa 5 anni. Una differenza sostanziale, che lo mette al primo posto fra le piante con la ricrescita più rapida al mondo, rendendolo letteralmente rinnovabile, soprattutto se prelevato da aree soggette a riforestazione garantita.